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Intervista a Rudy Alemanno, nuovo coach della prima squadra biancoverde

Inizia una nuova stagione sportiva. La Showy Boys Galatina, che vedrà la presenza in panchina del neo coach Rudy Alemanno, è pronta a rimettersi in gioco in un campionato difficile come quello di I livello – Serie C.

Dopo l’ufficialità, abbiamo voluto rivolgere alcune domande a mister Alemanno per ascoltare impressioni, programmi ed obiettivi per la stagione sportiva 2025/2026.

Come nasce questo rapporto tra Rudy Alemanno e la Showy Boys Galatina?

“Nasce da una telefonata e un successivo incontro con il presidente Daniele Masciullo. In passato c’erano già stati contatti con società, purtroppo, però, i tempi di entrambe le parti devono coincidere perché un matrimonio si possa fare. Finalmente ce l’abbiamo fatta”.

Quali sono le tue impressioni sulla società?

“Fin da subito c’è stata sintonia, sia sugli obiettivi stagionali che sui valori che ci devono contraddistinguere. D’altronde, non devo io presentare una delle società storiche, serie e longeve del territorio”.

Ci puoi anticipare qualcosa sulla prima squadra?

“Sono molto contento di come stia prendendo forma una compagine che sarà assolutamente competitiva e che lotterà su tutti i fronti e per traguardi importanti. Siamo anche riusciti a coinvolgere in questo nuovo progetto diversi atleti di Galatina. Il senso di appartenenza è importante, ma al di là della ‘cittadinanza’ sono atleti di assoluto valore per la categoria”.

Cosa ti aspetti da questa stagione sportiva?

“Mi aspetto una stagione sicuramente intensa. Vorremmo divertire e divertirci. Cercheremo di ‘navigare’ nei posti nobili di un campionato sempre difficile e complicato come quello della serie C”.

Com’è Rudy come persona? E come allenatore?

“Dovendomi analizzare da un punto di vista caratteriale ho la consapevolezza di essere una persona scomoda, non sono un accomodatore, sono abituato a vivere le situazioni e i rapporti per quello che sono, senza secondi fini. Non credo ci sia nessuno che possa additarmi di aver fatto qualcosa di diverso da quello che ho detto. Vivo, quindi, di rapporti veri. Spesso appaio duro, ma onesto. Come allenatore mi piace tanto lavorare, mi piace stare in palestra. Vivo la pallavolo con passione e mi piace costruire rapporti con i giocatori, capirli e farmi capire. Però, pretendo tantissimo e questo lo sanno bene i giocatori che ho allenato fino ad ora”.

Che messaggio vorresti rivolgere ai supporter biancoverdi?

“Spero che la tifoseria sia presente e numerosa, che il palazzetto si riempia in festa ogni settimana e ci sostenga anche nei momenti di difficoltà che si potranno presentare”.

 

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